In onda, come accade a molte valide pellicole, nelle intriganti ore notturne, Mammuth è uno stravagante on the road francese diretto da Gustave de Kervern e Benoît Delépine, i quali potremmo definire (in maniera imprecisa e grossolana) come una versione francese dei fratelli Coen.
Consiste infatti in una raffica di situazioni incerte e grottesche il viaggio di Serge (un abominevole Gerard Depardieu) attraverso la Francia, allo scopo di recuperare le ricevute fiscali dei suoi vecchi impieghi che gli permetterebbero finalmente di ricevere la pensione.
Ogni viaggio è però una dimensione della coscienza in cui l’impetuoso scorrere del tempo si percepisce con più esattezza nel suo dinamico e inesorabile fluire. Si fa allora, da forza invisibile e sfuggente, quasi palpabile: ed è così che Serge rivede, come in un elegiaco album di fotografie, gli spettri ameni e dolorosi del proprio passato.
Film singolare, a tratti lezioso, ma non privo di un certo fascino naif.
★★★☆☆