Bello e impossibile. Così, con questa triviale citazione rubata al mondo della musica leggera, si potrebbe riassumere l’universo di Twin Peaks, affascinante e complesso come un sistema fisico a interazioni multiple.
Per una spiegazione esauriente non basterebbe un libro, ma offro qui tre elementi chiave che possono aiutare a comprendere lo sviluppo tematico e narrativo della 3° stagione.
1° Dualità
Il mondo descritto da Lynch è duale e manicheo: esiste una netta separazione fra forze del bene e forze del male, Loggia Bianca e Loggia Nera, positività e negatività. La dualità fondamentale della realtà non impedisce tuttavia la compenetrazione dei due elementi, o la conversione del bianco in nero, o del nero in bianco.
Anzi, di fatto l’intera storia racconta la lotta di multiple forze doppie che si fronteggiano. BOB e MIKE; Cooper e il suo doppelganger; il Fireman (in Italiano, tradotto come Fuochista) e Judy; i vari tulpa, entità create ad immagine e somiglianza di persone reali allo scopo di assolvere una precisa funzione: Dougie Jones, la falsa Diane, il falso Maggiore Briggs e probabilmente anche la famosa Annie Blackburn, che ricorderete se avete visto la 2° serie.
2° Fuoco
Il fuoco è un elemento ricorrente in Twin Peaks. Associato in prevalenza (o quasi esclusivamente, mi pare) con la Loggia Nera e le forze del male.
“Fire walk with me” è una strofa del mantra che BOB ripete ossessivamente. Ed è anche, ovviamente, il titolo del lungometraggio del 1992. I woodsmen, creature demoniache nate dal fuoco (il test nucleare in New Mexico), chiedono fuoco (per fumare). Nella mappa di Hawk sono rappresentati pericolosi incendi. Puntata 11, la Signora Ceppo avvisa il vice-sceriffo: “There’s fire where you are going”.
Il principio benigno che si oppone alle forze demoniache, che abita e governa la Loggia Bianca, in precedenza conosciuto come “Gigante”, è presentato nella 3° serie come Fireman, l’uomo del fuoco o fuochista, che in inglese significa anche “pompiere”, colui che spegne gli incendi…
3° Elettricità
Twin Peaks descrive un mondo agitato dalla lotta, sovente invisibile, fra forze positive e negative. Ebbene, negatività e positività sono due caratteristiche dei campi elettrici, e l’elettricità – elemento cruciale in questa 3° stagione – rappresenta un campo idealmente neutro, che può essere percorso o sfruttato da entrambe le forze in gioco.
Luci elettriche che si spengono e si accendono sono topoi ricorrenti nella filmografia di Lynch: lampadine, semafori, lampioni. Proprio attraverso una presa elettrica Cooper riesce a tornare nel mondo reale, e sempre attraverso una presa elettrica recupera la memoria. Judy utilizza l’elettricità come mezzo di trasporto fra diverse dimensioni. Cooper e Diane varcano un cancello dimensionale in prossimità di un elettrodotto. Richard Horne muore fulminato da una trappola preparata per BOB.
La serie, non a caso, si chiude con un improvviso black out che colpisce la casa di Laura Palmer non appena la donna riconosce la sua abitazione.
Pingback: Twin Peaks 3 – il finale spiegato | la malaParte