[99] Nicolas Winding Refn. La vertigine del fato

Estratti e riferimenti dal mio prossimo volume (in uscita per Falsopiano nel 2022).

Sopra, Drive. Inquadratura emblematica. Irene fissa Driver, incastonato nello specchio dove figura la foto della sua famiglia. Come se Driver fosse vicino ma al tempo stesso distante, con il marito Standard che si frappone tra loro, e contemporaneamente il viso di Driver sottoesposto, avvolto in un alone tetro, indistinto, che ne occulta la natura violenta e insondabile.

Nella poetica #byNWR, i tanti soggetti filmati attraverso il riflesso di un parabrezza, uno specchio, un finestrino, una piscina, un lago d’acqua o di sangue stanno lì a testimoniare che allo spettatore è richiesta la medesima passività esibita da (anti)eroine e (anti)eroi refniani, quella rassegnata risoluzione a lasciarsi trasformare che trasforma l’esperienza stessa del guardare.

[98] Nicolas Winding Refn. La vertigine del fato

Estratti e riferimenti dal mio prossimo volume (in uscita per Falsopiano nel 2022).

The Neon Demon: bagno di sangue alla Erzsebet Bathory

Nella sua poetica, NWR ha fuso tecniche da Slow Cinema con le ossessioni figurative di b-movie ed exploitation riconducibili ai generi horror, thriller, noir e pulp.

[97] Nicolas Winding Refn. La vertigine del fato

Estratti e riferimenti dal mio prossimo volume (in uscita per Falsopiano nel 2022).

Solo Dio perdona

Un filtro ottico che illumina le pieghe, le lacerazioni nelle maglie della società civile, ma anche un telescopio che ci proietta oltre il cosmo dell’umano mediante meccanismi psicologici di identificazione prospettica con l’inanimato, l’inesistente, ciò che non è più o non potremo mai essere. Si spiega forse anche così la fascinazione ossessiva per statue, manichini, monumenti, idoli, ritratti.

[96] Nicolas Winding Refn. La vertigine del fato

Estratti e riferimenti dal mio prossimo volume (in uscita per Falsopiano nel 2022).

Too Old To Die Young. La violenza nell’ordine costituito equivale a un ordine costituito dalla violenza

La poetica NWR fa leva su un elemento fondante dell’esperienza del sublime, che marca il fascino perverso di eruzioni, crolli, scoppi, deflagrazioni, bombardamenti, alluvioni, e in altri casi stragi, guerre, torture, uccisioni, esecuzioni, fenomeni rispetto i quali siamo irrimediabilmente attirati e respinti.

[95] Nicolas Winding Refn. La vertigine del fato

Estratti e riferimenti dal mio prossimo volume (in uscita per Falsopiano nel 2022).

Effetti glows, nella cinematografia di Valhalla Rising firmata Morten Søborg

Dopo le fruttuose collaborazioni con Morten Søborg, Larry Smith, Newton Thomas Sigel, Natasha Braier e Darius Khondji, NWR, per la sua prossima serie (Maniac Cop, in uscita nel 2022 o 2023), si affida a Yaron Levy che, particolarmente in Black Summer, ha adoperato una palette fredda e sbianchita animata da penetranti glares (bagliori in controluce) e glows (luminescenze in superficie).

[94] Nicolas Winding Refn. La vertigine del fato

Estratti e riferimenti dal mio prossimo volume (in uscita per Falsopiano nel 2022).

Un battesimo con la cocaina, per accogliere un amico nel narcotraffico

L’operazione Too Old To Die Young ricorda la terza stagione di Twin Peaks (David Lynch, 2017), altra serie che gioca con la dilatazione dei tempi, spinge sulla dedramatization, crea la propria simbologia (lampadine fulminate, tende di velluto), la propria religiosità (loggia nera e bianca), insistendo sul concetto di doppio e sogno.

[93] Nicolas Winding Refn. La vertigine del fato

Estratti e riferimenti dal mio prossimo volume (in uscita per Falsopiano nel 2022).

Dicksee, Lo specchio (1896) e The Neon Demon.

Questo simbolismo, che diluisce nella leggerezza del mito la pesantezza del colore, delle forme, di corpi, superfici e gesti, si offre provocatorio allo sguardo con la grazia sfrontata e grossolana di una nudità imprevista, esibita, anche inopportuna. I toni, oltre che i soggetti, sono gli stessi del simbolismo pittorico (branca del Decadentismo). Possiamo divertirci a contare fili rossi tra le immagini #byNWR e la mitologia sensuale e lasciva di Waterhouse; l’eclettismo provocatorio di Rops; l’unione di lusso e decadenza, con Alma-Tadema; di potere e bellezza, con Dicksee; le figure statuarie e sgargianti di Bussière.

Sotto, Too Old To Die Young

Soprattutto in Too Old To Die Young, le figure sono illuminate da due fonti di luce contrapposte con cromie complementari. L’effetto ricorda le splendide illustrazioni dell’obliato Gaston Bussière, qui a fianco il suo Abbraccio nella luce della sera. Il colore assume una pregnanza materica che sembra schiacciare e dilaniare le figure, tenute faticosamente al centro della scena da una misteriosa forza centripeta che in Bussière è passione romantica, e in Winding Refn pare piuttosto coincidere con le conflittualità irrisolte che pulsano magmaticamente nelle profondità dell’inconscio.

Talvolta l’ispirazione è tanto palese da far pensare a un omaggio, come in questa inquadratura di The Neon Demon in cui Ruby si sdraia, nuda, sulla tomba della ragazza che ha appena ucciso. Le forze di Eros e Tanato si trovano qui mirabilmente sintetizzate in un quadro che unisce sensualità e orrore, anelito spirituale e complessità terrestre, come nel meraviglioso Ophelia di Millais. L’immagine dei seni nudi adagiati sul terriccio caldo nel mezzo di un roseto in fiore ha un afflato quasi nerudiano, in cui la donna figura “liscia, minima, terrestre, rotonda, trasparente”. Winding Refn la circonda di spine, di cacti, sfumando i bordi dell’inquadratura in un bokeh onirico, brumoso.

Sopra, di John Everett Millais, Ophelia (1852), figura romantica per eccellenza, personaggio shakespeariano che si lascia affogare, sopraffatta dalla disperazione

[92] Nicolas Winding Refn. La vertigine del fato

Estratti e riferimenti dal mio prossimo volume (in uscita per Falsopiano nel 2022).

Infiltrato di notte in un caravan park, Viggo scarica il fucile contro capanne, roulotte, contro l’America dei cowboy, dell’NRA, del Sudismo, dei fanatici nazionalisti e religiosi, del KKK, dei creazionisti, in una sequenza su sfondo nero in cui si alternano piani di Viggo a deflagrazioni, ammazzamenti, eruzioni di fiamme, brillamenti di banconote e svastiche, bibbie e barbecue, orsetti e proiettili, tutti rigorosamente al ralenti, sopra l’ouverture del Tannhäuser wagneriano.

[91] Nicolas Winding Refn. La vertigine del fato

Estratti e riferimenti dal mio prossimo volume (in uscita per Falsopiano nel 2022).

Too Old To Die Young. Siamo nel nono episodio, arcano dell’Imperatrice, che ovviamente rappresenta Diana. Simboleggia la produttività dell’inconscio, la fantasia generatrice, la fertilità spontanea e sincera delle terra. Racconta in qualche modo quanto Diana sia intimamente connessa alle forze naturali (un po’ come il suo personaggio Ruby in The Neon Demon), una strega benigna, creatura di frontiera tra naturale e soprannaturale.

[90] Nicolas Winding Refn. La vertigine del fato

Estratti e riferimenti dal mio prossimo volume (in uscita per Falsopiano nel 2022).

L’unione sessuale con la figlia viene scongiurata, o meglio sublimata, in un abbraccio che simula l’unione originaria che sigilla madre e figlia in un unico corpo

L’imperativo morale di proteggere l’innocenza si inculca nella testa dello stesso Martin, testimone delle pulsioni incestuose di cui la fidanzata Janey è oggetto da parte del padre. A questo allude nello stesso episodio l’inserto di Night Tide (Curtis Harrington 1961), B-movie che racconta la storia di una giovane “sirena” adottata da un marinaio anziano, che nutre per lei un forte desiderio. La sirena, torso di donna e coda di pesce, seno invitante e genitali inaccessibili, rappresenta il desiderio e la proibizione dell’incesto.

Night Tide