Note sullo Zhuangzi 莊子 1.1

Peng 鵬.

北冥有魚,其名為鯤。鯤之大,不知其幾千里也。化而為鳥,其名為鵬。鵬之背,不知其幾千里也;怒而飛,其翼若垂天之雲。是鳥也,海運則將徙於南冥。南冥者,天池也。

“Nel golfo settentrionale c’è un pesce: il suo nome è Kun 鯤. Non si sa quanti chilometri misuri in lunghezza. Si trasforma in un uccello, il cui nome è Peng 鵬. La sua schiena, non si sa quanti chilometri misuri in estensione. Quando si leva e vola, le sue ali assomigliano a nuvole appese al cielo. L’oceano ribolle, e Peng migra verso il golfo meridionale. Il golfo meridionale è la riserva del Cielo.”

Il pesce Kun, questa sorta di enorme leviatano, ha per nome il carattere che nel cinese classico indica il caviale, le uova di pesce (kun 鯤). Accade così che il pesce più grande che esiste sia anche il pesce più piccolo che esiste. Nell’incipit si trovano subito esposti i temi fondamentali del messaggio di Zhuangzi, ovvero il paradosso, la trasformazione (hua 化) e la reciprocità degli opposti (Kun e Peng, cielo e mare, golfo settentrionale e meridionale). Anche il nome Peng contiene un rimando fonetico alla fenice (fenghuang 鳳凰), che insieme al dragone rappresenta uno dei simboli della Cina.

La trasformazione del pesce in volatile, la migrazione da nord a sud descrivono l’andamento ciclico (yun 運) della “natura” (tian 天), il cui potere si manifesta mediante un incessante processo di trasformazione (ancora hua 化, carattere forse derivato dalla descrizione di una persona in piedi 亻e una rovesciata 𠤎).

Il termine “golfo” traduce ming 冥, che in origine mostra due mani che coprono il sole con un panno. Significa oscurità, oltretomba, notte, ma anche mare, oceano, insenatura, golfo. Quest’ultimo termine, dal greco kolpos (κόλπος; seno, fianco) rende bene l’aspetto generativo di ming 冥, che nell’ultima riga viene descritto come la “riserva” (chi 池) del Cielo (tian 天, che è anche per estensione la “natura”). “Riserva” si allontana dalle traduzioni più comuni (lago, polla, stagno), ma rimanda efficacemente al ciclo dell’acqua in cui le masse oceaniche fungono a tutti gli effetti da “riserve di vapore” (e quindi di nuvole – yun 雲) per il cielo, e anche alla possibilità che stagni e polle d’acqua sorgiva costituissero, in antichità, riserve idriche funzionali alla sopravvivenza.



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