[12] Nicolas Winding Refn. La vertigine del fato

Estratti e riferimenti dal mio prossimo volume (in uscita per Falsopiano nel 2022).

Sopra, Il mostro è in tavola… Barone Frankenstein. Sotto, Bleeder.

In Bleeder, Leo viene incatenato e appeso da Louis in un magazzino abbandonato (sentito omaggio a Tobe Hooper, Non aprite quella porta, 1974), gli viene iniettato del sangue sieropositivo, quindi viene liberato. Come insegna la parabola di Euridice, chi viene rubato alla morte non può che ritornarvi: il rapporto tra Louis e Leo ricalca quello tra Frankenstein e la Creatura ne Il mostro è in tavola… Barone Frankenstein. Attraverso il sangue sieropositivo Louis forgia un nuovo Leo, infetto e condannato, ormai privo di interessi personali, che agisce nell’interesse della comunità: l’eliminazione di Louis, gangster violento e incestuoso, che trasgredisce le leggi della civiltà e della natura. Louis finisce come il barone Frankenstein (Udo Kier), morto per avere ingannato la morte e per mano della sua Creatura, che ha per madre la morte e per padre il barone.

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