Estratti e riferimenti dal mio prossimo volume (in uscita per Falsopiano nel 2022).

Per Fear X, Brian Eno non ha composto una colonna sonora ma piuttosto una maceria sonora; non melodie ma ronzii, disturbanze, dissonanze, brusii, rintocchi sintetici che risuonano in una soundscape frastornata da una tempesta di interferenze, a mimare su piano visuale i fiocchi di neve o i fiocchi di pixel che disturbano l’immagine. Un’estetica che insiste sulla concordanza paranoide tra i vari “effetti speciali” del linguaggio cinematografico, la cui sigla in inglese è proprio “FX.”