Estratti e riferimenti dal mio prossimo volume (in uscita per Falsopiano nel 2022).

Darius Khondji, cinematografo di Too Old To Die Young, impiega la naturale luminescenza urbana, “un arancione che tende al rosso,” come perno cromatico dell’intera serie.[1] Quindi lo fa aggredire dai suoi complementari, mimando la strategia colorica impiegata da Godard negli anni ’60, e dalle tenebre, per un’estetica reminiscente dei violenti cromatismi di Mario Bava.
[1] François Reumont, “Anesthésié par la couleur” in AFCinema, 22 maggio 2019.