
Forse la miglior prova in carriera per un clamoroso Adam Sandler.
La carrellata in apertura ci introduce dalle viscere della terra alle viscere di Howie Ratner, gioielliere ebreo di Manhattan indebitato per oltre centomila dollari che recupera illegalmente una gemma inestimabile. Pagata centomila dollari a due minatori etiopi e nascosta dentro un carico di pesce (altre viscere), dovrebbe andare all’asta e fruttare un milione. Mentre strozzini e allibratori si accaniscono sul povero schlemiel, angariato dalla moglie e ingelosito dall’amante, l’opale nero finisce (chissà per quanto) tra le mani di Kevin Garrett, stella NBA.

Il surplus di guadagno alimenta un circolo vizioso di consumo di beni di lusso inutili e kitsch.
Il parallelo tra sport, scommesse e capitalismo forma uno schema funzionale al ritratto di una società ferocemente competitiva, destinata a bruciare il surplus di guadagno nel consumo di orripilanti e inutili beni di lusso (i furby tempestati di gioielli) e nel soddisfacimento di compulsioni auto-distruttive (cocaina, gioco d’azzardo). Il denaro diventa allora l’oggetto di una mania pulsionale, come suggerito dai ripetuti accostamenti tra capitale e funzioni corporee: denaro e vomizione, vincite e desiderio sessuale, estrazione mineraria e colonscopia – mentre Freud, già un secolo fa, ravvisava una connessione diretta tra il piacere di trattenere le feci e quello di accumulare moneta.

“Wow” commenta Howie alla recita della figlia, mentre la osserva vomitare denaro sonante.
[…] continua
Pingback: Heaven Knows What – Safdie bros, 2014 | la malaParte